I Diritti del Malato

Diritti del malato: quali sono e cosa si intende con questa espressione?

Nella guida che segue proveremo a dare una risposta completa ed esaustiva, riportando, in calce, tutti i punti della carta dei diritti del malato.

Quando si disquisisce in tema di diritti fondamentali, il pensiero corre subito alla Costituzione della Repubblica Italiana.

Invero, nella Carta costituzionale, si rinviene, nell'art. 32, l'affermazione del diritto alla salute quale diritto fondamentale dell'individuo.

Proprio in attuazione del dettato costituzionale, e nella convinzione che la tutela della salute costituisca un presupposto per la realizzazione della persona umana, con la Legge 833 del 1978, venne istituito il Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) con il precipuo compito di attuare, per mezzo di strutture e servizi, la promozione, il mantenimento ed il recupero della salute fisica e psichica della popolazione, senza distinzione di condizioni individuali o sociali.

È dai principi fondanti del Servizio Sanitario Nazionale che si evincono i tre diritti fondamentali del malato: universalità, equità, uguaglianza.

Diritti del malato: universalità, equità, uguaglianza

  • Universalità: tutta la popolazione ha diritto alla assistenza sanitaria ovvero a vedersi riconosciuti i livelli essenziali di assistenza.
  • Equità: parità di accesso alle cure anche per mezzo di una adeguata informazione.
  • Uguaglianza: tutti i cittadini, senza distinzioni, hanno diritto ad accedere alle cure mediche senza che le proprie condizioni sociali o economiche possano rappresentare un fattore impeditivo.

Il diritto alla salute, come diritto fondamentale, pertanto, si estrinseca, da un lato, nel diritto alla pretesa che terzi si astengano dal porre in essere comportamenti tali da ledere l'integrità psico fisica della persona, ed ora più che mai della salubrità dell'ambiente, e, dall'altra, nel dovere dello Stato, anche nelle sue articolazioni interne, di evitare il compimento di tali atti ma, soprattutto, di porre in essere le misure atte ad assicurare le cure necessarie ed a risarcire i danni subiti in caso di lesione del bene salute.

I diritti del malato in ospedale: gli aggiornamenti della normativa

Ad integrare il dettato costituzionale è intervenuta, recentemente, la Legge n.24/2017 che cristallizza il principio di sicurezza delle cure (risk management), strettamente connesso alla posizione del malato, che si realizza con l'insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all'erogazione di prestazioni sanitarie e all'utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative, al fine di garantire cure affidabili, da parte di tutti i soggetti, pubblici o privati, che pongono in essere prestazioni sanitarie.

Ancora in tema di diritti del malato rappresenta un punto di riferimento epocale la Dichiarazione sulla promozione dei diritti dei malati in Europa quale sintesi dell'incontro europeo sui diritti dei malati tenutosi ad Amsteradam dal 28 al 30 marzo 1994 che con la supervisione della O.M.S ha consacrato definitivamente i diritti del malato.

Quali sono i diritti del malato?

Alla luce delle recenti normative, i diritti del malato, ciascuno dei quali meriterebbe specifica trattazione, possono essere sintetizzati come segue:

  • diritto ad una corretta informazione sui servizi sanitari;
  • diritto a conoscere le proprie condizioni di salute;
  • diritto a conoscere le procedure mediche praticabili (compresi i potenziali rischi e i benefici di ciascun procedimento e gli effetti del mancato trattamento);
  • diritto alla diagnosi, alla prognosi e al progresso delle cure;
  • diritto ad avere una informazione chiara ed appropriata alle capacità di comprensione del paziente;
  • diritto al consenso informato (essenziale per qualsiasi intervento medico);
  • diritto del malato alla libera scelta di rifiutare o interrompere un intervento medico;
  • diritto alla privacy in virtù del quale tutte le informazioni sulle condizioni di salute di un malato, sulla sua situazione clinica, diagnosi, prognosi e cura e ogni altra informazione di tipo personale deve essere tenuta confidenziale, anche dopo la morte;
  • diritto di accesso e di estrazione delle copia della documentazione medica attinente la diagnosi, il trattamento e la cura;
  • diritto di chiedere la correzione, il completamento, la cancellazione, la chiarificazione e/o l’aggiornamento dei dati personali e medici;
  • diritto di esigere attrezzature fisiche che assicurino la privacy, specialmente quando gli operatori sanitari stanno fornendo una assistenza personale o stanno effettuando esami e cure;
  • diritto dei malati di ricevere tutta l’assistenza che è necessaria ai bisogni di salute, includendo la prevenzione e le attività finalizzate alla promozione della salute;
  • diritto alla continuità delle cure, compresa la collaborazione tra tutti gli operatori sanitari e/o le strutture sanitarie che possono essere coinvolte nella loro diagnosi, trattamento e cura;
  • diritto di scegliere e di cambiare i medici o altri operatori sanitari e le strutture sanitarie, a condizione che ciò sia compatibile con il funzionamento del sistema sanitario;
  • diritto ad essere trattati in modo dignitoso in relazione alla diagnosi, al trattamento e alle cure che dovrebbero essere effettuate nel rispetto dei valori e della cultura del paziente;
  • diritto di godere del sostegno della famiglia, dei parenti e degli amici, nel corso delle cure e del trattamento, e a ricevere guida e sostegno spirituale in qualsiasi momento;
  • diritto al sollievo delle loro sofferenze in relazione allo stato attuale delle conoscenze;
  • diritto al reclamo;
  • diritto di vedersi riconosciuto, in caso di errore nella esecuzione della prestazione medica-sanitaria, ovvero in conseguenza di un errore medico, un risarcimento adeguato per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti e subendi;

Sono questi, del resto, i punti contenuti anche nella Carta Europea dei diritti del malato presentata a Bruxelles al termine del lavoro congiunto delle organizzazioni civiche di ben 11 Paesi europei tra cui Cittadinanza attiva che ha fondato anche il Tribunale per i diritti del malato.

Oggi la Carta europea dei diritti del malato (conosciuta anche come statuto dei diritti del malato) è stata riconosciuta dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea, dal Comitato economico e sociale e dal Paramento italiano.

Scarica la carta dei diritti del malato in pdf.

Tribunale dei diritti del malato: che cos'è?

Il Tribunale per i diritti del malato (TDM) è un'iniziativa di Cittadinanzattiva, nata nel 1980 per tutelare e promuovere i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire ad una più umana, efficace e razionale organizzazione del servizio sanitario nazionale.

Il TDM, acronimo con cui è conosciuto questo ente, è una rete costituita da cittadini comuni, ma anche da operatori dei diversi servizi e da professionisti, per un totale di 10mila persone che si impegnano a titolo volontario a tutelare i diritti del malato.

Esistono circa 300 sezioni attive in tutto il territorio nazionale e negli ospedali con il coordinamento di una struttura centrale.

Il Tribunale dei diritti del malato Torino, il Tribunale per i diritti del malato Firenze, il Tribunale per i diritti del malato Milano, il Tribunale diritti del malato Abruzzo o il Tribunale diritti del malato Padova afferiscono, quindi, tutti alla stessa realtà.

 

 

Newsletter